BUON NATALE 2016
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NOTIZIE DA FRANCO PANARIELLO
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"I FERRI DEL MESTIERE"
come promesso ti invio alcune foto del campo "I FERRI DEL MESTIERE" che ha visto un buon numero di partecipanti tra i venti e i cinquant'anni da varie regioni d'Italia. Le sessioni sulle tre branche più alcune tecniche quali: espressione, pionieristica, pronto soccorso etc.. era a carattere generale e per tutti, seguivano poi chiaccherate e lezioni sulle singole branche tenute dai tre incaricati nazionali alle branche. Superato questo c'è il primo tempo AUGURI AGLI ALLIEVI/E E ALL'ASCI E AGI TUTTA.
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Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli a Cappella Cangiani
Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli a Cappella CangianiIl Cardinale Sepe benedice'Il Battesimo di Gesu' dell'artista Tirrito
Giovedi 7 giugno, ore 19, Cappella Cangiani,via Mariano Semmola 15, Napoli Parroco Mons. RAFFAELE PONTE
Con la celebrazione della messa e la benedizione del Cardinale Crescenzio Sepe, giovedi prossimo si inaugurerà l'opera permanente dell'artista Vittorio Tirrito, dedicata al battesimo di Gesù nel battistero della Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli a Cappella Cangiani
La cerimonia comincerà alle ore 19, con la Santa Messa, la benedizione dell'altorilievo e la celebrazione del battesimo ai neonati nel battistero della Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli. Occasione per inaugurare anche un nuovo salone d'accoglienza e lo spazio verde antistante alla chiesa, mentre, per onorare la visita del Cardinale Sepe, i giovani e i bambini che hanno appena ricevuto la prima comunione, intoneranno canti dedicati, di accoglienza e gioia sia in cappella che all'esterno. L'opera d'arte inaugurata è stata realizzata dall'artista Vittorio Tirrito, come dono alla Parrocchia, promessa, che ha preso forma nell'alto rilievo che rappresenta "Il Battesimo di Gesù", amministrato da Giovanni Battista nelle acque del Giordano. Si tratta di una struttura collocata nell'ambiente circolare del battistero, realizzata in alabastrino, in soluzione con diverse qualità di collanti, frutto di un progetto disegnato all'origine come bozzetto, per prendere poi forma nel lavoro successivo, modellando un'anima in ferro, e lavorando in più riprese le sagome, i volti e il paesaggio, ultimati in scultura patinata sui toni chiari dal color sabbia al bianco, dopo vari procedimenti di rifinitura. "E' stata per me una grande gioia realizzare quest'opera- ha detto il maesto Tirrito- un dono sentito, esaltato dal messaggio primordiale che il battesimo rappresenta. Lo dedico agli affetti, alla mia famiglia, che mi sostiene sempre, come in questa occasione, nei miei percorsi artistici". Vittorio Tirrito, classe 1927, siciliano trapiantato a Napoli da moltissimi anni, ha realizzato diverse opere a soggetto sacro, specialmente nella zona del Matese, nella sua amata terra, Castronovo di Sicilia in primis, ma anche a Napoli, come l'immenso altorilievo nella chiesa Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista al Rione Traiano. La Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli a Cappella Cangiani è la chiesa del quartiere dove vive e lavora, un legame forte di più di quarant'anni, attraverso battesimi, comunioni, e matrimoni, che non poteva essere privo di un segno di passaggio che durerà nel tempo. In sintonia tra l'altro l'opera con lo stile moderno e svettante della chiesa (degli anni '60/'70), costruita dove già dal 1575 si formò il primo nucleo, quando Antonio Cangiano (appartenente ad una famiglia che possedeva vasti possedimenti in zona, tanto che il luogo era noto appunto come Cangiani) costruì una cappella attorno ad una immagine votiva di origine bizantina da lui ritrovata e considerata miracolosa, dedicandola alla Vergine di Costantinopoli, con la celebrazione di una messa festiva per sé e per i contadini dei dintorni.
Giovedi 7 giugno, ore 19, Cappella Cangiani,via Mariano Semmola 15, Napoli Parroco Mons. RAFFAELE PONTE
Con la celebrazione della messa e la benedizione del Cardinale Crescenzio Sepe, giovedi prossimo si inaugurerà l'opera permanente dell'artista Vittorio Tirrito, dedicata al battesimo di Gesù nel battistero della Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli a Cappella Cangiani
La cerimonia comincerà alle ore 19, con la Santa Messa, la benedizione dell'altorilievo e la celebrazione del battesimo ai neonati nel battistero della Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli. Occasione per inaugurare anche un nuovo salone d'accoglienza e lo spazio verde antistante alla chiesa, mentre, per onorare la visita del Cardinale Sepe, i giovani e i bambini che hanno appena ricevuto la prima comunione, intoneranno canti dedicati, di accoglienza e gioia sia in cappella che all'esterno. L'opera d'arte inaugurata è stata realizzata dall'artista Vittorio Tirrito, come dono alla Parrocchia, promessa, che ha preso forma nell'alto rilievo che rappresenta "Il Battesimo di Gesù", amministrato da Giovanni Battista nelle acque del Giordano. Si tratta di una struttura collocata nell'ambiente circolare del battistero, realizzata in alabastrino, in soluzione con diverse qualità di collanti, frutto di un progetto disegnato all'origine come bozzetto, per prendere poi forma nel lavoro successivo, modellando un'anima in ferro, e lavorando in più riprese le sagome, i volti e il paesaggio, ultimati in scultura patinata sui toni chiari dal color sabbia al bianco, dopo vari procedimenti di rifinitura. "E' stata per me una grande gioia realizzare quest'opera- ha detto il maesto Tirrito- un dono sentito, esaltato dal messaggio primordiale che il battesimo rappresenta. Lo dedico agli affetti, alla mia famiglia, che mi sostiene sempre, come in questa occasione, nei miei percorsi artistici". Vittorio Tirrito, classe 1927, siciliano trapiantato a Napoli da moltissimi anni, ha realizzato diverse opere a soggetto sacro, specialmente nella zona del Matese, nella sua amata terra, Castronovo di Sicilia in primis, ma anche a Napoli, come l'immenso altorilievo nella chiesa Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista al Rione Traiano. La Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli a Cappella Cangiani è la chiesa del quartiere dove vive e lavora, un legame forte di più di quarant'anni, attraverso battesimi, comunioni, e matrimoni, che non poteva essere privo di un segno di passaggio che durerà nel tempo. In sintonia tra l'altro l'opera con lo stile moderno e svettante della chiesa (degli anni '60/'70), costruita dove già dal 1575 si formò il primo nucleo, quando Antonio Cangiano (appartenente ad una famiglia che possedeva vasti possedimenti in zona, tanto che il luogo era noto appunto come Cangiani) costruì una cappella attorno ad una immagine votiva di origine bizantina da lui ritrovata e considerata miracolosa, dedicandola alla Vergine di Costantinopoli, con la celebrazione di una messa festiva per sé e per i contadini dei dintorni.
Pasquale Speranza
e.mail:Pasquale Speranza
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BLOG DI PASQUALE SPERANZA
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Canto della Promessa ( rinnoviamo la promessa il 23 Aprile 2012)
Rinnovo della Promessa
CARI AMICI SCOUT IL 23 APRILE E IL GIORNO DEL RINNOVO DELLA PROMESSA
RINNOVELA ANCHE TU.
RINNOVELA ANCHE TU.
Buon Natale 2011
CARRO DELL' IMMACOLATA 2011
Rino Bottiglieri
TRIGESIMO RINO
Maresca: proficuo l'incontro con Schiano.
Maresca: proficuo l'incontro con Schiano. Il Sindaco ringrazia il Comitato ed i tantissimi cittadini per l'impegno profuso cosi si toglie l’Occupazione della sala consiliare.
. “Abbiamo ricevuto - conferme e assicurazioni dal Presidente Schiano Saranno attivi, pertanto, il Pronto Soccorso, l’Urologia , Gastroentorologia ed altri reparti. auspicabili ulteriori e ancora più favorevoli interventi per il prestigioso nosocomio.
Torre del Greco 28/03/2011
. “Abbiamo ricevuto - conferme e assicurazioni dal Presidente Schiano Saranno attivi, pertanto, il Pronto Soccorso, l’Urologia , Gastroentorologia ed altri reparti. auspicabili ulteriori e ancora più favorevoli interventi per il prestigioso nosocomio.
Torre del Greco 28/03/2011
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Manifestazione contro la chiusura dell'Ospedale "Maresca"
Torre del Greco 15 nov. 2010
Manifestazione contro la chiusura dell'Ospedale "Maresca"
Un corteo di oltre 3000 persone confluite da Torre del Greco, Ercolano, Portici e San Giorgio a Cremano ha manifestato per le strade di Torre per dire no alla paventata chiusura dell'ospedale “A. Maresca” sito in Torre del Greco (NA).
I comitati di quartiere, uniti alle associazioni ed ai cittadini, sono scesi in piazza per far sentire la loro voce a favore del presidio di via Montedoro già di recente interessato dal trasferimento di alcuni importanti reparti in altre strutture della provincia di Napoli e che, secondo le voci raccolte dalle associazioni torresi, rischia ulteriori Interventi che porteranno via altre divisioni fino alla totale chiusura. Le associazioni hanno organizzato il corteo che, partito da vari punti della città, si è snodato per le strade del centro ed è terminato con l’intervento del primo cittadino in Piazza della Repubblica (Vesuviana).
P.S.
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FOTO STORICA: dopo 37 anni e 4 mesi per la prima volta Franco Panariello rindossa l’ uniforme scout ASCI. Alla sua destra il Commissario Regionale per la Lombardia (Avv. Riccardo Pettoello - anni 64 anch'egli Gilwell post 74). Scattata al Campo San Giorgio 2011 svoltosi in uno stupendo castagneto in Valcamonica sul Lago di Iseo (BS) nella base scout del gruppo ASCI Iseo 1°. Una base da 110 e lode.
Franco Panariello, per l'occasione, saluta fraternamente tutti coloro che si collegano al sito. FRANCO.
Franco Panariello, per l'occasione, saluta fraternamente tutti coloro che si collegano al sito. FRANCO.
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SALUTO DAL CAPO SCOUT LIMATOLA
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SANTA MESSA NEL CAMPO SPORTIVO
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USCITA DELLA PROCESSIONE DEL CARRO DELL' IMMACOLATA 2009
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I Giochi Sportivi Studenteschi
Torre del Greco. I Giochi Sportivi Studenteschi al "Liguori"
Venerdì 20 maggio, lo stadio comunale "Amerigo Liguori" di Torre del Greco ha ospitato la manifestazione di chiusura dei Giochi Sportivi Studenteschi. Alle ore 9,30 l’ingresso delle rappresentanze scolastiche, degli atleti e del pubblico. Alle ore 10 la sfilata delle rappresentanze scolastiche e la finale delle Mini Olimpiadi; in chiusura lo spettacolo e le coreografie del liceo "Nobel", delle majorette della scuola “Domenico Morelli” e l´ammaina bandiera della Capitaneria di Porto di Torre del Greco. Alle ore 12,30 si è conclusa la manifestazione.
Venerdì 20 maggio, lo stadio comunale "Amerigo Liguori" di Torre del Greco ha ospitato la manifestazione di chiusura dei Giochi Sportivi Studenteschi. Alle ore 9,30 l’ingresso delle rappresentanze scolastiche, degli atleti e del pubblico. Alle ore 10 la sfilata delle rappresentanze scolastiche e la finale delle Mini Olimpiadi; in chiusura lo spettacolo e le coreografie del liceo "Nobel", delle majorette della scuola “Domenico Morelli” e l´ammaina bandiera della Capitaneria di Porto di Torre del Greco. Alle ore 12,30 si è conclusa la manifestazione.
USCITA DELLA PROCESSIONE DEL CARRO DELL' IMMACOLATA 2010
USCITA DELLA PROCESSIONE DEL CARRO DELL' IMMACOLATA 2010
BUON COMPLEANNO DA FRANCO PANARIELLO
BUON COMPLEANNO alla BRANCA LUPETTI che oggi compie 60 ANNI, era il 4 giugno del 1950 quando i primi 20 ragazzi nelle mani del sig. Coscia Vincenzo Akela del Branco "Nuova Seonee" A.S.C.I. Torre del Greco 1° deponevamo la nostra Promessa. Che giorno ragazzi! E che Akela (ciao Enzo, ovunque tu sia e grazie ancora). Per la gioia e per farci conoscere chi eravamo, andavamo a scuola in divisa: maglioncino verde, calzoncini e calzettoni blu e il foulard blu bordato di rosso. I nostri fratelli scout avevano già un anno in più e ci fecero feste dicendo: ora abbiamo anche dei fratellini. Ricordo ancora quel giorno; un giorno nuovo, primo di tanti giorni felici, le riunioni, le caccie con Bagheera: Guglielmo Gagliardi e che dire di Baloo: Don Luigi Acampora, la conoscenza di R. Kipling attraverso: LIBRO DELLA GIUNGLA, che divenne il nostro modo e metodo di vivere quella grande avventura: il LUPETTISMO, avventura che da li a pochi anni dopo, mi trovai nel bel mezzo come: Akela dopo aver frequentato il campo scuola di 1° tempo con l'Akela di Campania: Pianese Crescenzo. Il 4 giugno 1956 raccolsi le mie prime 5 promesse di 5 cuccioli.....che ho rivisto all'incontro del 9 ottobre 2009 quando sono tornato a Torre del Greco dopo 40 anni.
Oggi, 60 anni dopo e a voi: Cuccioli, Zampe Tenere e Vecchi Lupi di oggi e di ieri, terrestri e nautici che va il mio pensiero, il mio ricordo ed il mio più grande augurio di Buona Caccia fratellini.
Il Vecchio Akela
Lupo Grigio Solitario
Franco Panariello
AUGURI ANCHE A TE FRANCO
Oggi, 60 anni dopo e a voi: Cuccioli, Zampe Tenere e Vecchi Lupi di oggi e di ieri, terrestri e nautici che va il mio pensiero, il mio ricordo ed il mio più grande augurio di Buona Caccia fratellini.
Il Vecchio Akela
Lupo Grigio Solitario
Franco Panariello
AUGURI ANCHE A TE FRANCO
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VIDEO GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI 2009.2010
IL SOGNO DI GENNARO -TRAILER (CON GAETANO GUIDA- ANNAMARIA PAPA- ARDUINO SPERANZA
Partecipazione di mio Nipote Arduino Speranza su Rai3 LA SQUADRA
Incontro di Natale del ClubScout80s
Martedi' 29 Dicembre dalle 19:30 alla TAVERNA DI EFESTO - Via Boccea,17 – Torre del Greco si e tenuto l’Incontro del ClubScout80s
un incontro con tanti vecchi amici scouts
Vedi alcune Foto ne troverai altre sul sito del Club Scout80s.
Martedi' 29 Dicembre dalle 19:30 alla TAVERNA DI EFESTO - Via Boccea,17 – Torre del Greco si e tenuto l’Incontro del ClubScout80s
un incontro con tanti vecchi amici scouts
Vedi alcune Foto ne troverai altre sul sito del Club Scout80s.
VAI CON IL MOUSE SUL VIDEO , SCEGLI E CLIC SULLA PLAYLIST.
INCONTRO DI NATALE
Sent: Saturday, 07,November , 2009
Subject: ClubScout80s - Festa di Natale 2009
INCONTRO DI NATALE DEL 29/12/2009
INVITO
Carissimi amici
anche questo Natale, per il terzo anno consecutivo, il ClubScout80s organizzerà un Incontro di tutti coloro che hanno vissuto la meravigliosa esperienza dello scoutismo tra gli anni "50 ed oggi in uno dei 4 gruppi Agesci di Torre del Greco.
Un volenteroso Comitato Organizzatore (Peppe Vitiello, Eligio Poetini, Enzo Benigno, Peppe Ginelli) si sta occupando di tutti i dettagli logistici, e mi hanno appena comunicato le seguenti informazioni :
Data : Martedi' 29 Dicembre dalle 19:30
Luogo : TAVERNA DI EFESTO - Via Boccea,17 - Torre del Greco
Quota : intorno ai 15 Euro a persona
Menu' :
- Frittura e bruschette
- Pizza due gusti a volontà
- Bibite (acqua - aranciata - coca)
- Sorpresa finale
Chi e' invitato : tutti i membri del Club, con mogli e mariti e figliolanza varia (ma nessun problema per chi preferisce venire da solo/a) :-)
Cosa indossare : per chi e' stato scout, e' invitato a venire con il vecchio fazzolettone del suo gruppo (lo avete conservato, vero????)
Cosa portare : ogni "gruppo familiare" (che puo essere una persona da sola...o una famiglia con moglie/marito e 8 figli...) deve portare UN REGALO a Sorpresa ed impacchettato, che deve avere le seguenti caratteristiche :
a) costare poco (nello spirito di "Essenzialita' Scout")
b) essere in qualche modo legato al tema dell'amicizia e della fratellanza, che sono alla base del Club.
A fine serata questi regali saranno sorteggiati sotto l'albero... ed ognu gruppo familiare tornera' a casa con un regalo.... possibilmente diverso da quello che ha portato... :-)
Alcune risposte (R) ad alcune domande (D) che molti si pongono ogni anno :
D. Ma mia moglie o marito non vogliono venire, perche' non sono stato scout, e mi secca venire da solo....
R. Non c'e' alcun problema a venire da soli, se il resto della famiglia non puo' o non vuole venire. In diversi lo hanno fatto negli anni passati e... troverete tanti di quei vecchi amici che non resterete certo da soli durante la serata!!!!
D. Ma non so se viene qualcuno della mia "generazione scout" e del mio "vecchio gruppo"....forse quindi non conoscero' nessuno alla serata e restero' da solo?
R. Ogni anno la partecipazione e' molto variegata e quindi sicuramente troverai qualcuno che ha condiviso con te un pezzo di strada scout. Ci si organizza liberamente nella distribuzione ai tavoli e quindi sicuramente ti potrai mettere con volti conosciuti. Inoltre... TUTTI i partecipanti hanno qualcosa di molto importante in comune con te... sono stati SCOUT ed hanno condiviso gli stessi valori e le stesse esperienze!!! Quindi... oltre ad una occasione di incontrare vecchi amici, questa serata sara' anche una ottima occasione per FARE NUOVE AMICIZIE!!! Sicuramente non resterai solo soletto ad un tavolino in un angolo : vieni fiducioso!!! :-)
D. Ma cosa si fara' nella serata?
R. Oltre alla cena, alla piacevole chiacchierata e ritrovarsi con amici, si vedranno sicuramente vecchie foto e video scout, ci sara' una tradizionale trombolata, lo scambio dei regali sotto l'albero, dei giochi e balli e.... chi piu' ne ha , piu' ne metta!!! Questo dipende da tutti noi!! Il Comitato organizzatore (Peppe,Eligio,Enzo,Peppe) si sta dando da fare per organizzare una bella serata, ma chi ha delle belle idee.... si faccia avanti e dia il suo contributo (come fatto molto bene ieri da Lina Della Gatta con l'idea dello scambio dei regali). Se qualcuno suona la chitarra, che la porti!!! Tra tanti vecchi scout non dovrebbere certo mancare dei brevetti in Espressione.
Insomma.... siamo tutti invitati a dare il nostro contributo per organizzare una bella serata in allegria tra persone che condividono gli stessi ideali e valori e che hanno vissuto insieme esperienze bellissime!!!
D. Come prenotarsi?
R. Per chi e' iscritto al ClubScout80s su Facebook, puo' direttamente confermare la partecipazione rispondendo all'invito-evento che avete ricevuto. Oppure e' sufficiente mandarmi una email con la vostra conferma e con il numero di partecipanti. Pensero' io a tenere sempre informato il Comitato Organizzatore. Sarebbe bello superare il centinaio di partecipanti (e non dovrebbe essere difficile, considerando che i membri del ClubScout80s sono 355....)
Ultimo commento : molti negli anni passati, tendevano a ritardare all'ultimo momento la loro adesione, non essendo sicuri se... qualche altro impegno sarebbe sopravvenuto....
Io la penso diversamente.. quando una cosa mi piace ed e' importante (come la Festa di Natale del Club), la blocco nel mio calendario e, se poi altri inviti o impegni sopraggiungono, rispondoloro : scusate, ma quel giorno ho gia' un impegno molto importante, un incontro con tanti vecchi amici scout!!!
Insomma.... la Festa del Club non e' qualcosa a cui partecipare solo se non capita niente di meglio da fare, ma.... un'occasione da mettere subito nella vostra agenda e a cui non mancare!!!!
Un forte abbraccio a tutti voi e resto in attesa delle vostre numerose email di conferma!!
Gino/Biagio (mi firmo in entrambi i modi...visto che 50% di voi mi chiamano in un modo e 50% nel'altro...) :-)
P.S. Un bravo a Franco Mistico, il primo a confermare la sua partecipazione, rispondendo alla mia precedente email!!!
P.P.S. Circa 20 membri del Club hanno la loro email non piu' funzionante ed i messaggi mi tornano regolarmente indietro. Quindi se incontrate amici del Club, controllate che abbiamo ricevuto questo invito, altrimenti passateglielo voi.
mailto:biagio@biagioprivitera.it
Restiamo Rover per sempre
Fonte: RS SERVIRE; 62,1-2 (S)
RESTIAMO ROVER PER SEMPRE
Una delle caratteristiche dello Scoutismo - e forse uno dei segreti della sua vitalità - sta nel metodo progressivo di educazione. Esso risponde alle esigenze delle diverse età con adeguazioni valide ai bisogni del singolo: così il Lupettismo sa parlare al fantastico mondo della infanzia, lo Scoutismo ai grandi sogni di avventure del ragazzo, il Roverismo alle inquiete ore di decisivi orientamenti del giovane. Nello stesso Roverismo il Metodo dovrebbe essere impegnato nella scoperta progressiva della vita. Il Noviziato è ponte tra l'avventura giovanile e la esperienza Rover che deve sfociare poi nelle realtà definitive dell'uomo adulto. Il periodo Rover deve avere questo fine essenziale: preparare gli Scout ad essere nella vita uomini con un volto preciso e con determinate sensibilità. Se questo fino ad ora non è avvenuto o è avvenuto parzialmente, la colpa sta in una certa confusione di idee e nel modo di impiegare le energie disponibili. Terminato il Noviziato il Rover è buttato nei "Servizi" che lo legano e l'impegnano, o addirittura riceve sulle spalle il fardello di una Unità da salvare a "qualunque costo". Per pensare occorre una distensione spirituale, per scoprire occorre molta attenzione, per costruirsi occorre pazienza: invece nel periodo di GR tutto è tensione e affanno: lotta col tempo. Per questo gli incontri di Clan vengono lasciati per ultimo e le Uscite di Clan considerate eccessive o troppo faticose per chi ogni domenica è già largamente impegnato in qualche Unità. Così si arriva alla Partenza stanchi e col desiderio di poter essere liberi. Alla Partenza abbiamo perciò una duplice conclusione: alcuni (e sono i più) se ne vanno, altri (i meno) si fermano in qualche Servizio. Ed il distacco fisico dal clima Scout comporta un affievolirsi di alcune sensibilità, un imborghesimento progressivo, un guardare dal di fuori l'Associazione, scoprendone più i difetti che i pregi. Alla domanda che talora ci viene posta: "Che cosa avete concluso in 15 anni di Attività Scout? Quale influsso esercitate nel mondo che ci circonda?" non è facile rispondere. È certo che qualcosa di valido c'è, ma è disperso. Possiamo indicare quel professionista, quel Dirigente, ecc. che ha qualcosa di diverso dagli altri, ma forse oggi è troppo poco. Oggi occorrono testimonianze sempre più vaste e più unitarie. Ha ragione p. Bevilacqua quando afferma che non è sufficiente esaltare "un" santo quanto mostrare la forza di una santità che si manifesta in "tutta" la Chiesa, in "tutti" i fedeli. Nel lontano 1932 p. Maréchal O. P., aveva il coraggio di intitolare un suo libro Scouts de France et ordre chrétien per indicare quali mete debba proporsi un Metodo che sente di possedere eccezionali forze interiori: ordine cristiano significa determinare nella storia tutto orientamento ed una sensibilità di Valori. È su questa consapevolezza e volontà che i Capi Clan devono dirigere il loro sforzo educativo: fare cioè degli uomini che daranno un'impronta precisa all'ambiente nel quale la Provvidenza li vorrà condurre. Al di là degli aspetti contingenti Associativi (organizzazione, attività determinate) lo Scoutismo imprime in ciascuno un profilo morale. Esso si fonda sul senso dell'ottimismo. Lo Scoutismo è un Metodo nato da una visione cristiana dell'uomo e del mondo: tutto è stato redento, tutto è "novità".
Ottimismo
Ottimismo che significa credere nella bontà di ciascuno, anche se seppellita sotto gli atteggiamenti più sconcertanti. Bisogna aver accostato gli ergastolani per comprendere la verità delle parole di BP che ci ammonisce di scoprire in ciascuno un 5 per cento di bene. Anche l'uomo devastato dal male ha qualcosa di valido in sé. Ottimismo che fa guardare con fiducia al progresso della vita umana, alla evoluzione delle strutture sociali e fa sperare in una giustizia più largamente diffusa. Ottimismo che induce a sperare, ad un rispetto e ad una pace fra i popoli. È talora faticoso credere nell'uomo, ma occorre farlo, con un gesto di fiducia che spezzi ogni disillusione.
Concretezza
Lo Scoutismo ci ha educato poi per sempre al senso del "concreto". Ogni azione, ogni parola deve finalizzarsi "serve a". Troppi girano a vuoto: vuotaggine di lunghi discorsi, di tenaci antipatie, di inutili prescrizioni. Concretezza nelle valutazioni: cioè nel misurare le proprie forze e le proprie capacità, nel sentire il proprio limite. Con un'umiltà che non è ipocrisia, ma misura leale di sé. Concretezza nella propria Vita Spirituale: basata sulla parola di Dio, offertaci dalla Chiesa
depositaria di un messaggio. Concretezza nella fedeltà ai comandamenti, traccia segnata da Dio per giungere a Lui. Concretezza nell'accostamento a Cristo concreto e vivo. Solo così si uscirà da pericolose forme di spiritualità a sfondo sentimentalistico di cui si sente ovunque una profonda minaccia. Concretezza nella scelta della professione: non sul presupposto del guadagno, ma del rendimento massimo delle proprie attitudini. Concretezza nei rapporti umani: evitando formule senz'aderenza alla realtà e trattando ogni uomo - dal primo all'ultimo - come Valore supremo e rispettando - sempre - le sue Idee, le sue attese. Ogni uomo - dal primo istante del suo apparire alla vita fino alla morte - non può essere considerato come mezzo, mai. La misura di ognuno è solo Dio. Senso del concreto nella risoluzione dei problemi sociali e politici non rimpiangendo ieri per sempre tramontati, né vivendo in attesa di miracolose palingenesi: bisogna vivere l'oggi e non il domani. Oggi bisogna dare pane e giustizia: non parlando di "un miracolo italiano" finché - di fronte ai pochi che stanno troppo bene - c'è una folla che vive in condizioni indegne dell'uomo, ma collaborando perché questo miracolo si estenda a sempre più vaste sfere.
Servizio
Da ultimo lo Scoutismo ha un'anima che guida e sostiene ogni suo pensiero ed atteggiamento: lo Spirito del "Servizio". La vita è posta sul piano della donazione, della comprensione degli altri. Il vero peccato è l'egoismo, in tutte le sue espressioni, come rifiuto all'amore. Tutta l'attività giovanile, dal Lupetto al Rover, tutte le Tecniche, tutto il progresso spirituale e fisico, è rivolto all'impegno di offrirlo, moltiplicato, agli altri. È il "Servizio" l'abito che qualifica lo Scout, sempre: giovane o adulto che sia. Nessuno può pensare un S. Francesco, senza il suo amore per la povertà, o un S. Giovanni Bosco senza l'amore per i giovani: così uno Scout gretto, avaro, meschino, è contraddizione inconcepibile. È appunto, ricchi di questi Valori di fondo, che dobbiamo avviare i giovani alla vita. Con questo bagaglio di Ideali che nessuna difficoltà o disillusione può spezzare. E che cosa trovano? La vita professionale: con i suoi inizi difficoltosi. L'adeguarsi ad un ambiente e a modi di pensare più disparati costa fatica. E poi lo scoprire il gioco delle raccomandazioni, delle camorre, dei protezionismi potrebbe rendere cattivi. Ottimismo: sicuri che il bene da ultimo vince, e travolge i piccoli uomini. Ottimismo contro il diffuso senso di critica acerba per ogni espressione di vita nazionale. C'è una stampa delittuosa, da questo punto di vista: per essa in Italia non c'è che corruttela e scandalo. Non si costruisce così un popolo: vicino a grandi miserie morali vi sono forze sane della nostra gente che vive del proprio lavoro. E ad essa dobbiamo guardare: e da essa verranno spinte valide di rinnovamento. Un altro aspetto dell'ingresso del giovane nella vita è il determinarsi della sua vocazione: familiare per i più. E per fondare una famiglia è necessario possedere una carica di ottimismo, di concretezza, di Servizio. Forse nei nostri Clan si parla troppo poco, o in termini troppo imprecisi dell'impegno che comporta la creazione di una famiglia. La convivenza può presentare talora aspetti pesanti, rivelare angolosità di carattere, remore nella libertà, ecc. Solo una ricchezza di ottimismo, uno Spirito che sa misurare le cose per quello che valgono, senza drammatizzare, può far uscire da situazioni che, maturando, potrebbero risultare drammatiche. Nella famiglia poi il Servizio trova un suo campo fecondo. L'amore tra i coniugi è saldo solamente se ciascuno si sforza di cercare ciò che piace all'altro, dimenticandosi. Servizio che si estenderà ai figli, cui donare il meglio di sé. E la famiglia tutta deve educarsi al Servizio: cioè deve prendere coscienza di essere cellula viva di un più vasto e vivo organismo, nel quale inserirsi con larghezza di vedute. Se può apparire triste l'egoismo individuale è certo più pericoloso quello familiare per le conseguenze decisive nella formazione dei figli e nella crescita insensibile dell'odio di casta. C'è infine un aspetto sociale che attende il giovane alla soglia della sua vita di uomo ed è la Chiesa. Si può essere praticanti senza essere inseriti nella vitalità della Chiesa: e sono i più: quelli per i quali i doveri religiosi sono un debito da pagare ogni domenica nel giro di mezz'ora, e il rapporto con i sacerdoti si riduce alla discussione sulle tariffe dei battesimi o dei matrimoni a seconda delle circostanze. Bisogna "credere" nella Chiesa: come il "tutto" del Cristo nel mondo: mistero perciò; cioè realtà più valida di ogni esperienza se pure posta al di là dell'esperienza. Mistero della Sua presenza e della Sua azione sulle anime, mistero dell'opera santificatrice dello Spirito Santo. Mistero che resta - come ogni sacramento - ascoso al di là dei segni e perciò la fede
nella Chiesa è accompagnata dall'ottimismo che supera le piccole angolosità di piccole creature, da un contatto, concreto del divino oltre le apparenze, dallo Spirito di Servizio sopra la fragile ricompensa degli uomini. Servire la Chiesa: è l'impegno più alto cui ci ha educato lo Scoutismo. Servirla in umiltà, in nascondimento, in donazione totale: ovunque il Signore ci ha posto, nel modo che lo permette la nostra capacità. Questo Scoutismo di uomini adulti rimane valido al di là della nostra permanenza nell'Associazione. È stato affermato che lo Scoutismo forma solo "l'uomo del bosco": non è esatto. L'uscire dalla città per l'incontro con la Natura è parentesi per rientrare nel mondo dei nostri simili resi più semplici, più generosi e più decisi a donare: con un ottimismo che illumina la nostra azione, una concretezza che la dirige, e una volontà al Servizio che la qualifica. Nel 1922 al Congresso Internazionale dello Scoutismo mons. Chaptal disse: "Lo Scoutismo cattolico avanza, come tutti i grandi movimenti suscitati dalla Provvidenza per dare una risposta ai bisogni particolari di ogni epoca". Questa coscienza di una missione nel mondo moderno deve sostenere quanti dedicano forze all'Attività Scout: bisogna preparare uomini capaci di orientare la propria epoca. Per questo ci sembra attuale quanto scrive il canonico Cornette, fondatore degli Scout di Francia: "E se a questo disordine morale, flagello del nostro tempo, frutto di un rozzo materialismo che pretende di edificare una umanità dalla quale sarà esclusa ogni preoccupazione religiosa, lo Scoutismo cattolico contrappone un Ordine fondato sulla dedizione, la lealtà, il dominio delle passioni, la purezza, virtù che ispira la carità di Cristo, non sarà necessario affrettare con tutte le forze l'avvento di un tale Ordine?". È speranza ed augurio: un Ordine di uomini Scout per edificare un mondo migliore.
RESTIAMO ROVER PER SEMPRE
Una delle caratteristiche dello Scoutismo - e forse uno dei segreti della sua vitalità - sta nel metodo progressivo di educazione. Esso risponde alle esigenze delle diverse età con adeguazioni valide ai bisogni del singolo: così il Lupettismo sa parlare al fantastico mondo della infanzia, lo Scoutismo ai grandi sogni di avventure del ragazzo, il Roverismo alle inquiete ore di decisivi orientamenti del giovane. Nello stesso Roverismo il Metodo dovrebbe essere impegnato nella scoperta progressiva della vita. Il Noviziato è ponte tra l'avventura giovanile e la esperienza Rover che deve sfociare poi nelle realtà definitive dell'uomo adulto. Il periodo Rover deve avere questo fine essenziale: preparare gli Scout ad essere nella vita uomini con un volto preciso e con determinate sensibilità. Se questo fino ad ora non è avvenuto o è avvenuto parzialmente, la colpa sta in una certa confusione di idee e nel modo di impiegare le energie disponibili. Terminato il Noviziato il Rover è buttato nei "Servizi" che lo legano e l'impegnano, o addirittura riceve sulle spalle il fardello di una Unità da salvare a "qualunque costo". Per pensare occorre una distensione spirituale, per scoprire occorre molta attenzione, per costruirsi occorre pazienza: invece nel periodo di GR tutto è tensione e affanno: lotta col tempo. Per questo gli incontri di Clan vengono lasciati per ultimo e le Uscite di Clan considerate eccessive o troppo faticose per chi ogni domenica è già largamente impegnato in qualche Unità. Così si arriva alla Partenza stanchi e col desiderio di poter essere liberi. Alla Partenza abbiamo perciò una duplice conclusione: alcuni (e sono i più) se ne vanno, altri (i meno) si fermano in qualche Servizio. Ed il distacco fisico dal clima Scout comporta un affievolirsi di alcune sensibilità, un imborghesimento progressivo, un guardare dal di fuori l'Associazione, scoprendone più i difetti che i pregi. Alla domanda che talora ci viene posta: "Che cosa avete concluso in 15 anni di Attività Scout? Quale influsso esercitate nel mondo che ci circonda?" non è facile rispondere. È certo che qualcosa di valido c'è, ma è disperso. Possiamo indicare quel professionista, quel Dirigente, ecc. che ha qualcosa di diverso dagli altri, ma forse oggi è troppo poco. Oggi occorrono testimonianze sempre più vaste e più unitarie. Ha ragione p. Bevilacqua quando afferma che non è sufficiente esaltare "un" santo quanto mostrare la forza di una santità che si manifesta in "tutta" la Chiesa, in "tutti" i fedeli. Nel lontano 1932 p. Maréchal O. P., aveva il coraggio di intitolare un suo libro Scouts de France et ordre chrétien per indicare quali mete debba proporsi un Metodo che sente di possedere eccezionali forze interiori: ordine cristiano significa determinare nella storia tutto orientamento ed una sensibilità di Valori. È su questa consapevolezza e volontà che i Capi Clan devono dirigere il loro sforzo educativo: fare cioè degli uomini che daranno un'impronta precisa all'ambiente nel quale la Provvidenza li vorrà condurre. Al di là degli aspetti contingenti Associativi (organizzazione, attività determinate) lo Scoutismo imprime in ciascuno un profilo morale. Esso si fonda sul senso dell'ottimismo. Lo Scoutismo è un Metodo nato da una visione cristiana dell'uomo e del mondo: tutto è stato redento, tutto è "novità".
Ottimismo
Ottimismo che significa credere nella bontà di ciascuno, anche se seppellita sotto gli atteggiamenti più sconcertanti. Bisogna aver accostato gli ergastolani per comprendere la verità delle parole di BP che ci ammonisce di scoprire in ciascuno un 5 per cento di bene. Anche l'uomo devastato dal male ha qualcosa di valido in sé. Ottimismo che fa guardare con fiducia al progresso della vita umana, alla evoluzione delle strutture sociali e fa sperare in una giustizia più largamente diffusa. Ottimismo che induce a sperare, ad un rispetto e ad una pace fra i popoli. È talora faticoso credere nell'uomo, ma occorre farlo, con un gesto di fiducia che spezzi ogni disillusione.
Concretezza
Lo Scoutismo ci ha educato poi per sempre al senso del "concreto". Ogni azione, ogni parola deve finalizzarsi "serve a". Troppi girano a vuoto: vuotaggine di lunghi discorsi, di tenaci antipatie, di inutili prescrizioni. Concretezza nelle valutazioni: cioè nel misurare le proprie forze e le proprie capacità, nel sentire il proprio limite. Con un'umiltà che non è ipocrisia, ma misura leale di sé. Concretezza nella propria Vita Spirituale: basata sulla parola di Dio, offertaci dalla Chiesa
depositaria di un messaggio. Concretezza nella fedeltà ai comandamenti, traccia segnata da Dio per giungere a Lui. Concretezza nell'accostamento a Cristo concreto e vivo. Solo così si uscirà da pericolose forme di spiritualità a sfondo sentimentalistico di cui si sente ovunque una profonda minaccia. Concretezza nella scelta della professione: non sul presupposto del guadagno, ma del rendimento massimo delle proprie attitudini. Concretezza nei rapporti umani: evitando formule senz'aderenza alla realtà e trattando ogni uomo - dal primo all'ultimo - come Valore supremo e rispettando - sempre - le sue Idee, le sue attese. Ogni uomo - dal primo istante del suo apparire alla vita fino alla morte - non può essere considerato come mezzo, mai. La misura di ognuno è solo Dio. Senso del concreto nella risoluzione dei problemi sociali e politici non rimpiangendo ieri per sempre tramontati, né vivendo in attesa di miracolose palingenesi: bisogna vivere l'oggi e non il domani. Oggi bisogna dare pane e giustizia: non parlando di "un miracolo italiano" finché - di fronte ai pochi che stanno troppo bene - c'è una folla che vive in condizioni indegne dell'uomo, ma collaborando perché questo miracolo si estenda a sempre più vaste sfere.
Servizio
Da ultimo lo Scoutismo ha un'anima che guida e sostiene ogni suo pensiero ed atteggiamento: lo Spirito del "Servizio". La vita è posta sul piano della donazione, della comprensione degli altri. Il vero peccato è l'egoismo, in tutte le sue espressioni, come rifiuto all'amore. Tutta l'attività giovanile, dal Lupetto al Rover, tutte le Tecniche, tutto il progresso spirituale e fisico, è rivolto all'impegno di offrirlo, moltiplicato, agli altri. È il "Servizio" l'abito che qualifica lo Scout, sempre: giovane o adulto che sia. Nessuno può pensare un S. Francesco, senza il suo amore per la povertà, o un S. Giovanni Bosco senza l'amore per i giovani: così uno Scout gretto, avaro, meschino, è contraddizione inconcepibile. È appunto, ricchi di questi Valori di fondo, che dobbiamo avviare i giovani alla vita. Con questo bagaglio di Ideali che nessuna difficoltà o disillusione può spezzare. E che cosa trovano? La vita professionale: con i suoi inizi difficoltosi. L'adeguarsi ad un ambiente e a modi di pensare più disparati costa fatica. E poi lo scoprire il gioco delle raccomandazioni, delle camorre, dei protezionismi potrebbe rendere cattivi. Ottimismo: sicuri che il bene da ultimo vince, e travolge i piccoli uomini. Ottimismo contro il diffuso senso di critica acerba per ogni espressione di vita nazionale. C'è una stampa delittuosa, da questo punto di vista: per essa in Italia non c'è che corruttela e scandalo. Non si costruisce così un popolo: vicino a grandi miserie morali vi sono forze sane della nostra gente che vive del proprio lavoro. E ad essa dobbiamo guardare: e da essa verranno spinte valide di rinnovamento. Un altro aspetto dell'ingresso del giovane nella vita è il determinarsi della sua vocazione: familiare per i più. E per fondare una famiglia è necessario possedere una carica di ottimismo, di concretezza, di Servizio. Forse nei nostri Clan si parla troppo poco, o in termini troppo imprecisi dell'impegno che comporta la creazione di una famiglia. La convivenza può presentare talora aspetti pesanti, rivelare angolosità di carattere, remore nella libertà, ecc. Solo una ricchezza di ottimismo, uno Spirito che sa misurare le cose per quello che valgono, senza drammatizzare, può far uscire da situazioni che, maturando, potrebbero risultare drammatiche. Nella famiglia poi il Servizio trova un suo campo fecondo. L'amore tra i coniugi è saldo solamente se ciascuno si sforza di cercare ciò che piace all'altro, dimenticandosi. Servizio che si estenderà ai figli, cui donare il meglio di sé. E la famiglia tutta deve educarsi al Servizio: cioè deve prendere coscienza di essere cellula viva di un più vasto e vivo organismo, nel quale inserirsi con larghezza di vedute. Se può apparire triste l'egoismo individuale è certo più pericoloso quello familiare per le conseguenze decisive nella formazione dei figli e nella crescita insensibile dell'odio di casta. C'è infine un aspetto sociale che attende il giovane alla soglia della sua vita di uomo ed è la Chiesa. Si può essere praticanti senza essere inseriti nella vitalità della Chiesa: e sono i più: quelli per i quali i doveri religiosi sono un debito da pagare ogni domenica nel giro di mezz'ora, e il rapporto con i sacerdoti si riduce alla discussione sulle tariffe dei battesimi o dei matrimoni a seconda delle circostanze. Bisogna "credere" nella Chiesa: come il "tutto" del Cristo nel mondo: mistero perciò; cioè realtà più valida di ogni esperienza se pure posta al di là dell'esperienza. Mistero della Sua presenza e della Sua azione sulle anime, mistero dell'opera santificatrice dello Spirito Santo. Mistero che resta - come ogni sacramento - ascoso al di là dei segni e perciò la fede
nella Chiesa è accompagnata dall'ottimismo che supera le piccole angolosità di piccole creature, da un contatto, concreto del divino oltre le apparenze, dallo Spirito di Servizio sopra la fragile ricompensa degli uomini. Servire la Chiesa: è l'impegno più alto cui ci ha educato lo Scoutismo. Servirla in umiltà, in nascondimento, in donazione totale: ovunque il Signore ci ha posto, nel modo che lo permette la nostra capacità. Questo Scoutismo di uomini adulti rimane valido al di là della nostra permanenza nell'Associazione. È stato affermato che lo Scoutismo forma solo "l'uomo del bosco": non è esatto. L'uscire dalla città per l'incontro con la Natura è parentesi per rientrare nel mondo dei nostri simili resi più semplici, più generosi e più decisi a donare: con un ottimismo che illumina la nostra azione, una concretezza che la dirige, e una volontà al Servizio che la qualifica. Nel 1922 al Congresso Internazionale dello Scoutismo mons. Chaptal disse: "Lo Scoutismo cattolico avanza, come tutti i grandi movimenti suscitati dalla Provvidenza per dare una risposta ai bisogni particolari di ogni epoca". Questa coscienza di una missione nel mondo moderno deve sostenere quanti dedicano forze all'Attività Scout: bisogna preparare uomini capaci di orientare la propria epoca. Per questo ci sembra attuale quanto scrive il canonico Cornette, fondatore degli Scout di Francia: "E se a questo disordine morale, flagello del nostro tempo, frutto di un rozzo materialismo che pretende di edificare una umanità dalla quale sarà esclusa ogni preoccupazione religiosa, lo Scoutismo cattolico contrappone un Ordine fondato sulla dedizione, la lealtà, il dominio delle passioni, la purezza, virtù che ispira la carità di Cristo, non sarà necessario affrettare con tutte le forze l'avvento di un tale Ordine?". È speranza ed augurio: un Ordine di uomini Scout per edificare un mondo migliore.
TAPPETO ANTONIO -Biografia
Tappeto Antonio
nato a Torre del Greco il 18 marzo 1943
domiciliato alla via Agostino Brancaccio,14
Torre del Greco (Na)
Promessa scout 23 Aprile 1958
Campo S.Giorgio Regionale
Località Montagnelle Rosse T.G
Totem Penna di Falco
campo estivo:1958 Piano di Verteglia
campo estivo:1959 Lago Matese
campo estivo:1960 Parco nazionale d'Abruzzo(Valfondillo
salito al clan1961
1962 capo reparto Nautico Geppino D'Amato
1963 campo nautico regionale Cetaro (Sa)
1966 Maestro dei novizi
1968 Campo mobile sul lago di Garda 1968 capo reparto . Reparto Vesuvio T.G-1 ina casa
1976 capo reparto .Nuove Frontiere T.G 2 via Tironcelli
1978 capo reparto -John Brown -T,G 2 Via Purgatorio
1985 Maestro dei novizi T.G 2 Via Purgatorio
1987 capo Gruppo -John Brown -T,G 2 Via Purgatorio
1988 capo reparto ,capo Gruppo T.G4 Reparto Torre di Bassano
dal 1988 al 2009 Capo Gruppo T.G4 Francesco d'Assisi
Parrocchia S.Antonio di Padova via Nazionale.98 T.Greco
Telefono in Parrocchia 081 881 16 70
cell.349 73 56 822
nato a Torre del Greco il 18 marzo 1943
domiciliato alla via Agostino Brancaccio,14
Torre del Greco (Na)
Promessa scout 23 Aprile 1958
Campo S.Giorgio Regionale
Località Montagnelle Rosse T.G
Totem Penna di Falco
campo estivo:1958 Piano di Verteglia
campo estivo:1959 Lago Matese
campo estivo:1960 Parco nazionale d'Abruzzo(Valfondillo
salito al clan1961
1962 capo reparto Nautico Geppino D'Amato
1963 campo nautico regionale Cetaro (Sa)
1966 Maestro dei novizi
1968 Campo mobile sul lago di Garda 1968 capo reparto . Reparto Vesuvio T.G-1 ina casa
1976 capo reparto .Nuove Frontiere T.G 2 via Tironcelli
1978 capo reparto -John Brown -T,G 2 Via Purgatorio
1985 Maestro dei novizi T.G 2 Via Purgatorio
1987 capo Gruppo -John Brown -T,G 2 Via Purgatorio
1988 capo reparto ,capo Gruppo T.G4 Reparto Torre di Bassano
dal 1988 al 2009 Capo Gruppo T.G4 Francesco d'Assisi
Parrocchia S.Antonio di Padova via Nazionale.98 T.Greco
Telefono in Parrocchia 081 881 16 70
cell.349 73 56 822
CIRILLO MICHELE
LISTA PARTECIPANTI
Lista partecipanti all'incontro DEL 09 /10 /2009
Cognome Nome Cognome Nome
AMBROSINO CIRO ---------------BALZANO RAFFAELE
BALZANO VINCENZO-- ----------BALZANO ENZO ( Rag.)
BALZANO ANDREA ---------------BENIGNO VINCENZO
BOCCIA CARLO -------------------BORRIELLO FRANCO
COSCIA GAETANO ----------------D'ALESSIO ANNA
D'AURIA LEOPOLDO------- ------D'AURIA FRANCO
DE VITA FEDERICO ----------------- DI LUISE GINO
DI PALMA GIUSEPPE------ ------DOTTRINA RAIMONDO
ESPOSITO SILVESTRO ----------FRETTOLOSO PIERINO
FRULIO GIOVANNI -------------GAMBA SILVANA
IACOMINO ANDREA----------- IACOMINO GIOVANNI
IACOMINO PASQUALE-------- LUISE NINO
MERLINO GIOVANNI ---------MIELE ENRICO
NITTA EMANUELE ------------PANARIELLO FRANCO
PANARIELLO AGOSTIMO-------PELLINO LILIANA
POLESE SALVATORE ------------RIVIECCIO LIBORIO
RIVIECCIO SANDRO--------- - SORRENTINOO LUCIANO
SORRENTINO Don PEPPINO ----SPERANZA PASQUALE
TAPPETO ANTONIO --------- --TRAVASCIO MARIO
VITIELLO GIUSEPPE----------PANARIELLO TOMMASO
LEMBO MIMMA---------------- TRANCHINI LIANA
BARBACANO TINA---------------DI CRISTO GRAZIA
PANARIELLO FRANCESCA -----
MOLTI DEGLI SCOUTS E LE GIRLS ERANO ACCOMPAGNATI DALLE RISPETTIVE CONSORTI / E